Il Natale in Corea è simile alla tradizione occidentale ma nello stesso tempo vi sono delle differenze che meritano attenzione.

Natale a Seul sembra il vero big event dell’anno: già a inizio novembre cominciano a spuntare luci e lucine nei viali, nelle chiese e nelle boutique; i negozi e le abitazioni si ornano di alberi e decorazioni; le promozioni natalizie incalzano un po’ ovunque.

La data della festa è la stessa delle celebrazioni in Occidente (25 dicembre), tuttavia cambia il motivo. Cosa festeggiano i coreani il giorno di Natale se non si celebra la nascita di Gesù? Il 50% dei coreani si definisce “non religioso” mentre l’altra metà è per lo più divisa tra buddisti, protestanti e solo per il 10% cattolici, motivo per cui non vi è una celebrazione sentita a livello nazionale, anche se comunque è un giorno festivo durante il quale non si lavora e non si va a scuola. I cristiani sudcoreani celebrano il Natale in modo simile al modo in cui la festa viene celebrata in Occidente ma prestando meno attenzione agli aspetti estetici e maggiore enfasi sul significato religioso della festa.

Da un punto di vista culinario, sulle tavole coreane per questa occasione è possibile trovare di tutto: dal tradizionale tacchino arrosto al sushi, carne e pesce si mixano anche sui buffet più contenuti. Tuttavia, è meno usuale trovare cibi della tradizione di natalizia occidentale, quindi se è ciò proprio quello che si desidera (come ad esempio, il panettone o il pandoro) si dovrà setacciare con cura ogni singolo negozietto perché non sembra vengano commercializzati. Nelle varie pasticcerie si troveranno invece con facilità, torte con decorazioni natalizie, torte al gelato o ricoperte di crema.

La figura di Babbo Natale esiste ed è popolare soprattutto tra i bambini (in Corea è conosciuto come Santa Harabujee), e indossa un abito rosso o blu oppure un vestito più tipico della tradizione coreana come l’hanbok di colore verde, rosso o blu. I bambini lo riconoscono come una figura felice, quasi un nonno che distribuisce regali. I negozi utilizzano questo personaggio per distribuire cioccolata e caramelle.

Eppure, nonostante queste tradizioni specifiche, non esiste un vero e proprio spirito natalizio ma del romanticismo natalizio.

Se infatti in Italia vige l’abitudine di “Natale con i tuoi, Capodanno con chi vuoi” per i coreani non è la stessa cosa, anzi passare il 25 dicembre con i parenti è una delle più grandi sfortune perché Natale in Corea è ufficialmente un giorno da passare con il/la proprio/a fidanzato/a.

Il Natale è considerata una sorta di copia di San Valentino, da passare esclusivamente con la propria anima gemella. La canzone più ascoltata sembra essere proprio “All I want for Chistmas is you” di Mariah Carey. I più giovani cominciano la ricerca del partner già da inizio dicembre, molti evitano di mollare il ragazzo o la ragazza prima della festività proprio per non rischiare di essere soli la vigilia e molti altri, ancora single, tentano di cambiare il proprio stato fissando degli appuntamenti proprio in quella data. Chi proprio rimane senza partner può comunque scegliere se uscire con gli amici o starsene a casa con i genitori e parenti. È ormai chiaro che i coreani adorano essere in coppia e amano mostrare il loro amore in mille momenti diversi. I giovani innamorati passano la giornata camminando per le strade del centro, assaporando l’atmosfera natalizia e i saldi nei grandi magazzini, perdendosi tra i servizi di SPA oppure trascorrendo le ore nei parchi divertimenti o sulle piste di pattinaggio.

L’amore è il sentimento che regna sempre sovrano o per un motivo o per un altro, a maggior ragione in un’occasione come quella del Natale.