Tutto ciò che mangiamo ha un impatto sul nostro corpo, la nostra mente ma anche sull’ecosistema in cui viviamo.
Si fa presto a dire “io consumo solo prodotti biologici o a km0”, ma sappiamo realmente cosa significa? Quali sono le differenze? Ce ne sono?

SKIN IV ha deciso di realizzare una mini-guida per schiarirvi le idee e aiutarvi a compiere scelte d’acquisto più etiche e consapevoli.

Un prodotto biologico è un prodotto che proviene da agricoltura e/o allevamenti biologici, nel pieno rispetto dell’ecosistema. Non vengono quindi utilizzati  fertilizzanti né concimi chimici, pesticidi o ormoni per la crescita. In questo contesto, ricoprono un ruolo fondamentale tutti i prodotti con certificazione DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta).

L’agricoltura biodinamica oltre ad essere biologica, si fonda su un insieme di pratiche pseudoscientifiche basate sulla visione spirituale del mondo. Questo tipo di agricoltura quindi non è condotta scientificamente ma adotta un approccio più olistico che prende in considerazione fattori come le forze cosmiche  o il concetto di energia vitale. Lo scopo di chi abbraccia questa agricoltura quindi, è quello di creare prodotti in equilibrio e armonia con l'ecosistema terrestre del suo insieme.

I prodotti a km0 invece, sono quegli alimenti che si reperiscono esattamente in quel territorio, sono quelli che acquistiamo direttamente dal produttore o da un suo rivenditore prossimo, senza che vi sia una lunga catena di intermediari prima di giungere al consumatore. Questi prodotti vengono spesso denominati “ a filiera corta”.

Molti chef, anche stellati, hanno abbracciato questa filosofia del “cibo buono”,  ovvero di prodotti che fanno bene sia alle persone che all’ambiente. 

Conosciamone alcuni insieme:

DAVIDE OLDANI: chef stellato, proprietario del D’O e pioniere della cucina a basso costo e di alta qualità, perché basata su materie prime e ingredienti stagionali. Secondo Oldani la natura sa fornirci in ogni momento tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno e per questo motivo nulla va sprecato. La sua cucina è circolare: “Evitare di creare spreco è la prima buona regola da rispettare per un cibo più giusto e attento ai bisogni dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda”. 

MAURO COLAGRECO:  chef stellato che attualmente lavora presso il ristorante Mirazur. Colagreco ha creato un orto per far crescere le verdure che utilizza ne suo ristorante,  in cui propone menù biodinamici legati alle fasi lunari. “Desideriamo lavorare con l’influenza della Luna sulla Terra, in una logica che sposa i principi della biodinamica. Proponiamo quindi quattro menù diversi per ogni fase lunare: attorno al frutto, alla foglia, alla radice e al fiore, per far sì che possa essere utilizzata tutta l’energia di ogni singolo alimento” come afferma lo stesso chef.  

PIETRO LEEMANN: proprietario del ristorante vegetariano Joia, primo in Europa ad aver ottenuto una stella Michelin.Tutti i piatti vengono preparati con i migliori ingredienti biologici coltivati nell’orto dello stesso chef.
Il suo intento è sempre stato quello di rendere le persone maggiormente consapevoli sugli aspetti salutari, etici e morali legati alla scelta del cibo: “Siamo ciò che mangiamo su differenti livelli: fisicamente, psicologicamente e spiritualmente. Livelli che non possono limitarsi all’”essere” senza tenere in considerazione il “divenire”. Nel bene e nel male, noi siamo responsabili delle nostre decisioni”. 

Questi grandi chef hanno tanto da insegnare, sia dal punto di vista culinario che etico. Se potessimo li omaggeremo dei nostri guanti cosmetici monouso, per proteggere, coccolare e nutrire le loro sapienti mani.
Tutti possiamo considerarci dei piccoli chef in erba,  concedetevi anche voi questa coccola di benessere!